Articolo 31

L’IMPRESA ECCEZIONALE
DISPERATO EROTICO STOMP

testo di L. Dalla – Alessandro Aleotti

Dove vai?
Se cerchi in giro non la troverai,
la strada è sempre buia se
prima non guardi dentro te…

Stamattina sopra la città c’era un sole caraibico,
ero pieno di energie e di idee
e col proposito di compiere un’impresa eccezionale sono sceso in strada
per trovare un socio, forse una guida,
qualcuno che mi aiuti a vincere la sfida
di realizzare qualcosa che ti faccia ricordare dalla gente,
che sia qualcosa di unico e di grande.

Così nei pressi dello stagno di Cologno
vedo una tipa bella come un sogno che fa il bagno,
quindi mi avvicino, porgo la mano:
“…piacere sono Ax…”, poi le spiego il mio piano.
Lei dice:” Ciao io sono Susan Dei Fighetti,
quando passo lascio i giovanotti cotti,
infatti li sconvolgo con il mio sedere,
ballo sul cubo come mestiere,
sposare un calciatore è la mia più grande aspirazione
oltre all’aprire un centro di liposuzione per ballerine…”
“…scusa non mi sembra un’impresa a me affine,
e poi al ballo e al calcio non son molto incline…”.

L’impresa eccezionale è essere normale,
che oramai qui da noi non è più banale,
l’impresa eccezionale è essere normale,
che non vale realizzare almeno l’essenziale.
Dove vai?
Se cerchi in giro non la troverai,
la strada è sempre buia se
prima non guardi dentro te…

Lascio quindi la tipa e riprendo il mio cammino
sul sentiero che da Vimodrone porta da Mago Merlino,
entro nel bosco cercando un posto un po’ più fresco
sempre più ossessionato dall’impresa eccezionale,
da un ideale, quando noto un fricchettone sotto un pesco
che legge “Il Capitale” di Marx, sotto braccio l’Unità,
mi saluta a pugno chiuso e poi mi fa:
“Ciao sono Antoncarlo Cuggiani, io recito, canto e scrivo
poi, cioè, so’ mmembro der collettivo,
girano voci che cerchi soci capaci
di compiere imprese eccezionali perciò mi piaci:
ho una proposta, se ci vuoi stare,
l’unica impresa eccezionale è la revoluçion compare…”,

e per iniziare mi propone di
occupare l’Esselunga e farne uno spaccio di cibi macrobiotici,
e proiettare nel reparto casalinghi
una rassegna di film neorealistici austriaci:
“…va bene Antoncarlo ci potrei anche stare…”,
drin-drin, da sotto il kafia estrae un cellulare:
“…uhè Renè si non preoccuparti… certo che ci vengo al party…
vengo col Range e il Fifi con la Porsche dei puffi…
” poi chiude e dice “…devo andare…
per la festa del Renato la revoluçion può aspettare!!”.

L’impresa eccezionale è essere normale,
che oramai qui da noi non è più banale,
l’impresa eccezionale è essere normale,
che non vale realizzare almeno l’essenziale.
Dove vai?
Se cerchi in giro non la troverai,
la strada è sempre buia se
prima non guardi dentro te…

Ormai si era fatta sera,
l’atmosfera era passata da calda e leggera
a fredda e nera, era, nera come il mio umore,
avevo quasi rinunciato a cercare
quando passando di fianco al castello delle fate
vedo un tipo con un chiosco che vende patate
fritte, pere cotte, caramelle al latte e mele glassate,
mi dice:”…ciao io sono Mario Bianchi senti qua
sono studente fuori corso all’università,
so che stai cercando un’impresa eccezionale,
posso darti un consiglio in via confidenziale?
Ancora quattro esami e poi mi laureo,
faccio due lavori per pagarmi il mutuo della casa,
ho una mamma e una sorella a carico
e compro tutto a rate, anche il frigorifero…”.

A quel punto ho intuito il consiglio che m’avrebbe dato,
con rispetto poi l’ho salutato
e pensieroso a casa mi sono avviato, sul portone mi sono fermato…
…a guardare una stella,
sono molto preoccupato il silenzio m’ingrossava la cappella.
Ho fatto le mie scale tre alla volta, mi son steso sul divano,
ho chiuso un poco gli occhi e con dolcezza è partita la mia mano…

L’impresa eccezionale è essere normale,
che oramai qui da noi non è più banale,
l’impresa eccezionale è essere normale,
che non vale realizzare almeno l’essenziale.
Dove vai?
Se cerchi in giro non la troverai,
la strada è sempre buia se
prima non guardi dentro te…